Come ho iniziato a fare Yoga tutti i giorni

Da qualche anno a questa parte non mi sento più molto a mio agio con il mio corpo, che in seguito alle due gravidanze e all’aumentare degli anni, è irrimediabilmente cambiato… e sicuramente non in meglio.

Non che fossi Irina Shaik, ma se prima potevo permettermi di bere e mangiare a schifo, oscillando di quei 3 chili più o meno, che si accumulavano omogeneamente su tutto il corpo, attualmente la situazione è decisamente peggiorata. Intanto i chili di troppo sono diventati 6 o 7 e sfiga vuole che si siano depositati tutti nei punti più sbagliati: pancia, braccia e doppio mento. Inoltre, se una volta decidevo di perdere una taglia o di sgonfiarmi giusto per poter entrare più comodamente in un vestitino attillato, era sufficiente fare una settimana di piccoli sacrifici et voilà, il gioco era fatto. Oggi no. Nada de nada. Quei maledetti chiletti proprio non vanno giù, facendomi incazzare come una bestia e rendendomi nervosa e demotivata. Ammetto di non essere proprio da buttare via, ma si sa, un conto è come ci vedono gli altri e un altro è come ci si sente con se stessi. E io proprio non accetto questo leggero sovrappeso. 

Tanto per dirne una quest’anno al mare ho indossato praticamente solo costumi interi, che per fortuna sono tornati di moda, e ho addirittura comprato due tankini premaman di dubbio gusto per nascondere la pancetta. Ovviamente questo escamotage non mi ha resa più sicura di me e tantomeno mi ha fatto dimenticare di dover trovare una soluzione migliore al problema.

Simone ed io con il mio Tankini di dubbio gusto

Ho così iniziato a mangiare meglio e a condurre una vita più sana, raccogliendo però scarsi risultati. Il fattore psicologico, nel mio caso, influisce enormemente purtroppo. E qui subentra la famosa sindrome del cane che si morde la coda: mi sento grassa quindi mangio poco, non dimagrisco quindi mi innervosisco, mi sale lo stress quindi il mio intestino smette di funzionare e alla fine sono da punto e a capo. 

Il fatto è che per vedere dei risultati ci vogliono impegno e costanza, due doti che io non posseggo affatto. Fondamentalmente sono certa che se seguissi una dieta equilibrata, eliminassi le bevande alcoliche e facessi costantemente movimento fisico mirato, nel giro di qualche mese potrei ottenere qualche buon risultato. Ma la motivazione?! Quella, cavolo, è difficile da trovare e ancor più da mantenere… e poi io non sono mica tanto avvezza alle rinunce… Vorrebbe dire tagliare gli aperitivi che amo profondamente, evitare le cene con gli amici che mi riempiono si la pancia ma anche il cuore, saltare a piè pari le grigliate che mio marito è così tremendamente bravo ad organizzare. Insomma… una merda…

Se non che, qualche settimana fa, navigando su facebook, ho letto il post di un mio caro amico che decantava i benefici dello Yoga sia a livello fisico che psicologico. Mi sono quindi chiesta: ma se lui che pratica costantemente da trent’anni questa disciplina è così in forma, si sente pieno di energie e soddisfatto di se stesso, non vale forse la pena di fare un tentativo? E la risposta è stata: Si, Ele ci puoi provare anche tu. Ora, non è che sono così cretina da sperare che alla prima giornata di brutto tempo, insieme alla pioggia cada dal cielo il siero della costanza in modo che io possa raccoglierlo in un’ampolla, berlo e diventare “Miss non mollo un ca**o”… Sono consapevole del fatto che dovrò metterci molto impegno per raggiungere i miei obbiettivi. Però a conti fatti potrebbe non essere totalmente impossibile tentare di crearmi una routine quotidiana di benessere…

Le valutazioni che mi hanno convinta ad intraprendere questa strada in realtà sono piuttosto pratiche: innanzi tutto posso iniziare a svolgere gli esercizi comodamente a casa mia, evitando, ad esempio, di dover trovare il tempo di andare in palestra; in secondo luogo il tempo da dedicare a questa attività lo posso decidere io; terzo, è gratis! 

Su suggerimento del mio amico Silvio ho deciso di iniziare con i “5 tibetani”, un gruppo di esercizi yoga considerati elisir di eterna giovinezza, perché capaci di migliorare la flessibilità del corpo, apportando enormi benefici anche sul piano mentale.

Il mio amico Silvio mentre pratica

Come mi è stato spiegato sono ideali da praticare al mattino, specialmente se si desidera iniziare la giornata con la giusta energia, ma sono anche ottimi come esercizi di riscaldamento prima dell’attività fisica. Bastano solo venti minuti, da ritagliarsi ogni giorno e possibilmente a digiuno, per migliorare gradualmente e aumentare il numero delle ripetizioni in maniera progressiva.

La tradizione tibetana prevede la ripetizione di ognuno dei cinque tibetani per 21 volte. 

Siccome tendo ad annoiarmi e a stufarmi velocemente delle novità, devo trovare dei piccoli trucchi per mantenere alta la concentrazione. Di solito ci riesco rendendo quello che faccio più divertente. Non che io voglia prendere la cosa con leggerezza: sono cosciente della serietà di questa disciplina millenaria, completa e globalmente apprezzata grazie ai benefici che produce. Però io sono così, devo darmi un aiuto per auto-motivarmi. E così ne è uscito che ho dato un nome a ciascuno dei tibetani, immaginando in questo modo di avere ogni giorno 5 amici con cui condividere la mia “morning routine”.

Adesso ve li presento:

Amico tibetano 1 Elsa (perché quando volteggio su me stessa mi fa sentire un po’ come la regina dei ghiacci)

1) Primo Tibetano

primo tibetano
Photo tratta da http://www.meditazionezen.it

In piedi con le gambe leggermente divaricate. Braccia sollevate all’altezza delle spalle, aperte e parallele al pavimento,  palmi verso il basso. Mantenendo questa posizione, fissare un punto fermo e iniziare a ruotare in senso orario. I piedi saldi a terra. Iniziare a muoversi di un quarto di cerchio alla volta, rimanendo sempre sul punto di partenza. Fare fino ad un massimo di 21 ripetizioni. Con il Primo Tibetano si attivano tutti i sette chakra*

Amico tibetano 2, Michelangelo (perché mi fa sentire come una tartaruga Ninja)

2) Secondo Tibetano

secondo tibetano
Photo tratta da http://www.meditazionezen.it

Distendersi sulla schiena, mantenendo le braccia lungo i fianchi. Poggiare le mani al pavimento, mantenendo le dita unite, sollevare la testa da terra portandola verso il petto. Sollevare le gambe verticalmente, tenendo i piedi a martello. Formare così un angolo retto rispetto al suolo. Con questa posizione si attivano i primi 5 chakra*, rafforzando i muscoli addominali e delle gambe. Fare fino ad un massimo di 21 ripetizioni.

Amico tibetano 3, Roberto (perché mi fa sentire un po’come Bolle alla prima della Scala)

3) Terzo Tibetano

Ustrasana
Photo tratta da http://www.meditazionezen.it

Assumere l’asana dello Yoga “Ustrasana”,  chiamata anche la posizione del cammello. In ginocchio, con il dorso dei piedi puntato a terra, distendere le braccia lungo i fianchi, tenendo però i gomiti all’indietro. Espirare e portare la testa in avanti. Inspirare e portala, invece, all’indietro assieme alle spalle, mantenendo il corpo ben eretto. Inarcare la parte superiore del busto, contraendo i muscoli. Grazie a questo esercizio si guadagna flessibilità nella spina dorsale. “Ustrasana” è una posizione ideale anche per distendere gli addominali dopo un allenamento molto intenso. Fare fino ad un massimo di 21 ripetizioni.

Amico tibetano 4, Pinocchio (perché mi fa sentire di legno come un burattino)

4) Quarto Tibetano

quarto tibetano
Photo tratta da http://www.meditazionezen.it

Sedersi con le gambe distese in avanti, lievemente divaricate, mantenere il busto ad angolo retto. Spostare le punte dei piedi verso il soffitto e mantenere le braccia lungo i fianchi, con i palmi appoggiati a terra. Inspirare e premere mani e talloni a terra, alzando il bacino per formare una sorta di ponte. Mantenere le braccia tese e contrarre i glutei, flettere la testa indietro ed, espirando, tornare alla posizione di partenza. Con questo Tibetano si attivano il terzo, il quarto e il quinto chakra*.

Amico tibetano 5, Nuvenya (perché mi sento leggera e felice come una farfalla)

5) Quinto Tibetano

quinto tibetano
Photo tratta da http://www.meditazionezen.it

Iniziare stando a quattro zampe, ma spostare le mani in avanti rispetto alle spalle. Espirare e sollevarsi, assumendo la posizione di una V rovesciata. Mantenere le piante dei piedi e i palmi delle mani ben saldi a terra, mentre braccia e gambe restano tese. Inspirare e riabbassare il bacino senza toccare terra, espirare e sollevarlo nuovamente. Con questo Tibetano si attivano tutti i chakra e tonificano sia gli addominali che gli organi intestinali.

La promessa di chi pratica questi esercizi in modo serio e costante è di sentirsi più sciolti, rilassati ed equilibrati aiutando anche a ritrovare una buona armonia fisica.

Io ho iniziato da una sola settimana, quindi non sono ancora in grado di dare un feedback sui risultati ottenuti, ma sono fermamente decisa a proseguire. Per il momento posso solo dire che l’appuntamento del mattino con me stessa e con i miei 5 amici si sta rivelando un ottimo modo per cominciare la giornata. Mi sorge quindi spontanea la domanda: “Come ho fatto a non pensarci?” . Tra un paio di mesi sarà emozionante poter dare la mia testimonianza a chi ne volesse sapere di più. Stay tuned.

Una piccola precisazione: il mondo dello Yoga è davvero complesso e articolato, io sono solo alle prime armi e nell’articolo ho toccato solo uno dei tanti argomenti che ne fanno parte. Da neofita mi sto iniziando ad appassionare ed informare. Spero di non aver offeso nessuno rendendo l’argomento troppo “leggero”.

NOTE

* i 7 chakra basici o principali sono i punti vitali che si distribuiscono dalla parte più bassa della colonna vertebrale, dove si trova il Kundalini (energia aggrovigliata a forma di serpente, che si deve risvegliare) fino alla parte più alta della testa.

Fonti e fotografie utilizzate nell’articolo tratte da http://www.meditazionezen.it

Pubblicato da comehofattoanonpensarci

“comehofattoanonpensarci” nasce per l’esigenza di scrivere, leggere, imparare, tenermi informata, allenare il mio italiano, condividere pensieri, regalarmi e regalare idee sempre nuove a chiunque voglia prenderne spunto.

7 pensieri riguardo “Come ho iniziato a fare Yoga tutti i giorni

      1. Da qualche parte si deve pur iniziare 🙂
        Ti seguo anch’io, vediamo cosa ti inventi 😉
        E spero troverai qualcosa che ti interessi nel mio.
        Buona giornata!

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  1. Ho il tuo stesso”problema”..come dici tu,non sono proprio da buttar via ,ma non mi vedo più in forma come una volta…e faccio fatica a buttar giù quei chiletti di troppo😒😒magari , farò come te…proverò!

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